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BRAVEHEARTS-STORIE DI AMORE E DI CORAGGIO

 

Il teatro nelle scuole e per le scuole

 

Progetto a cura di

ASSOCIAZIONE CANTHARIDE

 

Con il contributo di

Comune di Zola Predosa – Distretto Culturale di Casalecchio di Reno –

Regione Emilia Romagna

 

 

 

Il teatro a scuola, e con la scuola, deve essere vissuto come un’esperienza. Ed esperienza vuol dire ore di volo e fantasia, nonché responsabilità e coraggio. In teatro non ci si può illudere di fare a meno di se stessi, del proprio corpo, sguardo.

Bisogna essere coraggiosi per esercitare veramente le capacità di ascolto, delegare agli attori il compito di parlare per noi, partecipare da spettatori attivi agli accadimenti.

Bisogna essere coraggiosi per distogliere lo sguardo da terra e tentare in prima persona di mettersi in gioco nei laboratori teatrali, cercare gli sguardi, la relazione con i propri compagni.

Sulla capacità di affrontare piccole – grandi imprese di gruppo si sviluppa la nostra rassegna. Tutto si affronta, la conclusione è che ci vuole tanto amore, tenacia e infinito coraggio.

Le nostre proposte sono ricche di linguaggi e nuove zone da scoprire come ogni viaggio che si rispetti.

Abbiamo cercato di offrire, nel limite delle nostre possibilità, ricchezza e sincerità, unendo alla contemporaneità dei linguaggi, una visione del teatro che si confronti con l’universo che ci circonda.

Oltre agli spettacoli rivolti alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria di primo e secondo grado, quest’anno dedichiamo un mese ai giovani delle scuole superiori con due spettacoli in matinée o in pomeridiana, due in serale e un workshop dedicati alla difficoltà di crescere. In continuità con il passato continua il nostro progetto di formazione nelle scuole e, a proposito di coraggio, i percorsi sulla Memoria in collaborazione con ANPI e ANED, ora più che mai, a 75 anni dalla liberazione del nostro paese, crediamo sia importante portare bellezza e contenuti , in teatro si può, l’esperienza si fa viva insieme ai propri compagni e i confini del mondo si scolorano. Bisogna avere coraggio.

CALENDARIO E TITOLI

 

1. VENERDÌ 13 DICEMBRE 2019 ORE 10.00

ODISSEA AL MARE

durata 60 min’, teatro d’attore e danza,

dai 10 ai 14 anni.

Con Isadora Angelini, Denis Campitelli, Luca Serrani

Regia Isadora Angelini.

TEATRO PATALÒ

Tre figure appaiono dal buio del passato come i fantasmi di Ade.

Sono le anime che danzano tra le mura di Troia prima che sia data alle fiamme da mani achee. Sono i marinai che accompagnano il viaggio di ritorno di Ulisse. 

Sono le figure femminili che rimangono fra le isole, e quelle che aspettano a casa.

Uno spettacolo di immagini antiche evocate dalla poesia: tre attori davanti al mare ridanno vita al mito. L’avvincente racconto dell’Odissea narrato e rivissuto per un pubblico di bambini e ragazzi, in uno spettacolo della durata di 60 minuti, suddiviso in otto canti dal ritrovamento del cavallo sulla spiaggia di Troia fino alla strage dei pretendenti. Il testo è tratto da Odisèa, viaggio del poeta con Ulisse di Tonino Guerra e dall’Odissea omerica. Nella scrittura scenica il racconto epico si intreccia all’azione affidandosi alla forza della parola poetica e ad una essenzialità della scrittura fisica e coreografica.

 

2. VENERDÌ 10 GENNAIO 2020 ORE 10.00

LEONCE UND LENA 

(con possibilità di replica)

durata 60 min’, teatro di

figura, dai 10 ai 14 anni.

Adattamento per teatro dei burattini della commedia

di Georg Büchner.

Burattinai: Patrizio Dall’Argine, Veronica Ambrosini.

Assistenti di baracca: Thea e Virginia Ambrosini.

Musiche: Marco Amadei, Luca Marazzi.

Burattini, scene, costumi: Patrizio Dall’Argine,

Veronica Ambrosini.

TEATRO MEDICO IPNOTICO

Ho allestito il Leonce und Lena di Buchner in una versione per il Teatro di burattini. I burattini sono scolpiti nel legno e la baracca ha un boccascena in 16/9 che valorizza i fondali dipinti.

E’ la prima volta che lavoro partendo da un testo.

Ne ho fatto una riduzione ma non mi sono permesso di intervenire sulla struttura drammaturgica per il semplice motivo che non ve n’era bisogno. Ho quindi interpretato.La storia è quella di un principe e una principessa che fuggono dal loro destino per andare incontro ad un altro destino.

 

 

3. VENERDÌ 17 GENNAIO 2020 ORE 10.00

CUORE TENERO DI MARIONETTA 

(con possibilità di replica)

Durata 50 min’ circa, teatro d’attore

dai 3 ai 5 anni

Di e con Martina Piziconi.

AMBARADAN TEATRO

GOMÌ è una grande burattinaia, che da anni porta in giro per il mondo “spettacoli in gommapiuma”. Vive in compagnia di tanti simpatici animaletti muppets, amici inseparabili e grandi attori, che hanno interpretato le storie più belle da lei scritte e dirette ma…. il nuovo copione, che ha appena finito di scrivere, deve avere una protagonista con braccia e gambe e nessuno dei pupazzi della sua compagnia li possiede, sono tutti animaletti! Oggi, però, Gomì ha un’opportunità speciale: ci sono tanti bambini a disposizione e allora decide di coinvolgerli nella costruzione di una marionetta! I bambini e tutti i suoi pupazzi l’aiutano nell’impresa e alla fine è davvero un capolavoro! C’è solo un problema: è troppo grande, i fili non la sostengono. Ma Gomì è piena d’idee ed ecco quella giusta: gommapiuma intrisa di buoni pensieri, per un cervello con cui ragionare e una pila tutta speciale, la stessa che tiene in vita il nostro corpo, pompando sangue e distribuendo energia vitale: un CUORE! Un cuore tenero di gommapiuma che, caricato con i baci dei bambini, regala magicamente la vita a Marionetta.

 

YOUNG ADULTS

Febbraio è dedicato a spettacoli e laboratori rivolti ai giovani della scuola superiore

 

4. Venerdì 7 Febbraio 2020 ore 10.00

GOLA (studio per piccolo gruppo di peccatori) 

(con possibilità di replica ore 18.00)

Durata 60 min’, teatro d’attore, 

dai 15 ai 19 anni.

Di Elena Galeotti, con Ilaria Debbi, Riccardo Marchi,

Anteo Ortu. Luci Riccardo Marchi, scene Anteo Ortu,

regia Elena Galeotti

CANTHARIDE

Gli attori che partecipano al progetto sono giovani artisti ventenni. L’inizio è prima della gestione del teatro di Zola, prima che decidessimo di lavorare insieme in modo continuativo, prima di sapere che la vita ci avrebbe portati a collaborare per anni. L’arte teatrale ci ha permesso di esplorare i linguaggi espressivi di ciascuno per dare forma e far esplodere i pensieri. Provenienti da studi e interessi specifici differenti: pittura, musica, fotografia, teatro, ci siamo messi in cammino. Le nostre competenze si sono unite, è nato un lavoro interdisciplinare e si sono aperte strade, ci siamo posti mille domande. Il teatro ha accolto e spalancato nuove porte.

È un lavoro sulla fragilità umana, a confronto con loro, gli immortals, i giovani dall’ipertrofico presente.

Siamo partiti da alcuni piccoli capolavori di Raymond Carver, brevissimi racconti, illuminanti, surreali, famigliari e violenti al tempo stesso. È proprio Carver che ci ha fatto pensare a Gola.

Ci ha fatto pensare alla fatica di essere giovani, al desiderio di sballarsi, alla tentazione di farsi del male a causa del male, il male appunto, accettare il male senza pensare e desiderare di non risparmiarsi e di perseguire i propri ideali. 

All’importanza delle parole.

Abbiamo cercato di riflettere sulla vita con spirito leggero. 

Gola è un rito, da condividere con persone che abbiano voglia di ridere e commuoversi delle nostre umanità. In teatro abbiamo costruito un totem, un albero simbolico che si impone sul fondale a ricordarci quanto la natura sia più forte di ogni cosa e il paesaggio è il luogo dove si ritorna, proprio come nella ballata In the pines, lo struggente congedo di Cobain, dal suo più famoso concerto unplugged, in cui racconta la storia di un uomo che per amore si suicida lasciandosi travolgere da un treno e il suo corpo non venne mai ritrovato, rimase tra i pini. 

E così, in una situazione contemporanea Carveriana, tre giovani innamorati della vita ma confusi dalla miseria e dall’ipocrisia galoppante che evitano a colpi di droghe e tanto vino, confessano la loro determinazione ad andare fino in fondo. il rito si compie in una notte d’estate perché il vuoto intorno rimbomba e l’unica possibilità è amare e stordirsi; vivere fa troppo gola.

 

5. VENERDÌ 21 FEBBRAIO 2020 ORE 10.00 

MARIACHI (studio per piccolo gruppo di peccatori post-mortem)

(con possibilità di replica ore 18.00)

Durata, 60 min, teatro d’attore

dai 15 ai 19 anni.

Di Elena Galeotti, con Ilaria Debbi, Riccardo Marchi,

Anteo Ortu. Luci Riccardo Marchi, scene Anteo Ortu,

regia Elena Galeotti.

CANTHARIDE

La storia continua. Seconda e ultima parte. 

I peccatori di Gola si ritrovano catapultati in una terra lontana. Un luogo desertico, gli stessi tre amici, ora con un grande futuro dietro le spalle, sono trasportati senza requie dai flutti tempestosi dei propri pensieri, tormentati da domande, non sanno il perché, il come e soprattutto il dove. 

Alle origini della creatività dei tre giovani ci sono ferite profonde e il veleno della vipera che li ha morsi da tempo. Insieme scoprono una nuova possibile rinascita lontano da tutto e da tutti, in uno dei luoghi più violenti e passionali che esistano, il Messico.

Il dittico Gola e Mariachi, due studi per piccolo gruppo di peccatori, l’ultimo post mortem, è dedicato a Marilyn Monroe, Jean Michel Basquiat e Kurt Cobain. Questi tre nomi erano scritti sui nostri taccuini dal primo giorno di prove. Nessuna volontà di immedesimazione, ci mancherebbe, ma il desiderio di indagare, di catturare, un po’ di quella bellezza e di quel malessere. Poi la scoperta dei tanti intrecci e storie che si ripetono o addirittura sovrappongono.

Giovani dal talento luminoso, invidiabile, con un irrefrenabile desiderio di vivere, di amare e infine di sfilarsi da tutto e da tutti. Come si può aderire a dei valori usando la parola “noi” tra ipocrisie, invidie, violenze e frustrazioni? Perché farsi portavoce di un pensiero o visione collettiva? 

Quanto può essere doloroso e frustrante per un artista non corrispondere più all’idea e non riuscire a lavorare? 

Come si fa a nascondersi dal mondo?

Ci sono alti e bassi, dice Basquiat, molti bassi. 

Al termine di GOLA e MARIACHI gli attori incontreranno studenti e professori

 

6. SABATO 22 FEBBRAIO ORE 20.00 

FINO ALLA FINE DEL MONDO

Progetto D’UMANITÀ L’ATTORE. TEATRO PATALÒ. 

Drammaturgia e regia Isadora Angelini e Luca Serrani assistente al laboratorio Luca Zavoli.

PRODUZIONE Teatro Patalò – Santarcangelo Festival 

con il contributo di Regione Emilia Romagna. 

Partecipano i ragazzi del laboratorio Let’s Revolution! 2018|19 curato da Luca Serrani e Isadora Angelini. 

Un gruppo di ragazzi, metonimia di una generazione, avanza determinato consegnando il proprio corpo in pasto ad una devastazione ereditata dagli esseri umani che li hanno preceduti. I giovani affondano la propria faccia nella terra che li ospita, calpestata, martoriata.Con determinazione accettano di privarsi dell’innocenza e di guardare in faccia il baratro davanti a loro. Guardano il baratro e vedono una strada a noi invisibile. Non cercano buone parole, cercano azioni. Per trovare una via d’uscita è necessario vedere il problema da un nuovo punto di vista. Frenare il cambiamento tramite la trasformazione.Tutti quelli che vivono qui hanno una fune che li lega agli altri.

Si ricorda che PER LE SCUOLE SUPERIORI la scheda di adesione va inviata entro il 31 novembre 2019

 

7. VENERDÌ 27 MARZO ORE 9.30 

UNA TAZZA DI MARE IN TEMPESTA

(con possibilità di replica ore 10.30 e ore 11.30) 

Un viaggio in mare di Roberto Abbiati

In compagnia di Johannes Schlosser, musiche originali di Fabio Besana spettacolo realizzato con il contributo di Armunia

Durata: 30 min– Spettacolo per un numero limitato di spettatori si consiglia di prenotare,

Teatro d’attore, dagli 8 ai 12 anni

Ogni volta che mi accorgo ad atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me… allora dico che è tempo di mettermi in mare al più presto, questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola.

Il mare. Che mare? Il rumore del mare. Cosa ti fa venire in mente il rumore del mare?

Il Moby Dick di Melville. Un libro. Tutto il mare in un libro.

S’accende qualcosa ogni volta che lo si prende in mano, il libro, e allora poi si comincia a immaginare in grande, balene, velieri, oceani, via, le cose più esagerate.

Una piccola installazione, una piccola performance, per poco pubblico che assista a piccoli oggetti che evochino grandi cose.

Tutto rubato da Melville, per pochi minuti.

Come se si fosse nella stiva di una baleniera. Tutto qui. 

Il racconto si svolge in una piccola stiva di legno che misura 4 m. per 2,70 m. e alta 2,40 m.

Sulle pareti di questa costruzione sono in mostra le piccole scene che si animano durante lo spettacolo. Gli spettatori quindi seguono dal centro della stanza quello che si svolge intorno.

 

8. VENERDÌ 3 APRILE ORE 10.00

 

ZEFIRINA E FORTE VENTO

(con possibilità di replica)

Con Elena Galeotti – Ilaria Debbi – Anteo Ortu

Voce Marilena Bugamelli, Luci Riccardo Marchi, Scene Anteo Ortu

CANTHARIDE

Durata 60 min. dai 6 agli 8 anni

“C’era una volta un grande guerriero indiano: era bello, coraggioso, magico. C’erano poi tre sorelle: la più giovane era la più bella, ma ingenua e un po’ sbadata, le altre due cattivelle cattivelle. Infine c’era la grande luna, madre di tutte le creature che li osservava e li proteggeva da lontano”. Questo è l’inizio di due fiabe che abbiamo deciso di intrecciare perché ogni grande storia è illuminata da una luna piena e come d’incanto le strade si accorciano e gli incontri non hanno barriere; le creature pure di cuore si riconoscono e l’amore supera ogni impedimento.

Così una nonna legge, al buio, con una luce bianca e sferica che ricorda la luna, davanti agli occhi grandi dei nostri spettatori preferiti: i bambini. È un’antica storia proveniente dalla tradizione popolare italiana, da noi poi rielaborata e riadattata per la scena, ma è anche un’antica leggenda Indiana d’America.

Zefirina e Forte Vento, due nomi portati dalla brezza marina, non potevano stare lontani, dovevano incontrarsi e innamorarsi.

La nostra fiaba è un mix tra il realistico e il fantastico, con scenari che rimandano a componenti concrete del nostro paesaggio: case di campagna, granai ma anche ad elementi immaginari come la luna canterina, le statue della strologa e il guerriero magico.

Con la fiaba si scopre il mondo, gli elementi realistici si mescolano a quelli fantastici, la parola diventa canto, lo spazio si riempie di stelle e i bambini, senza accorgersene, scivolano nel magico racconto con leggerezza. 

9. VENERDÌ 17 APRILE ORE 10.00 

COR

(con possibilità di replica) 

di e con Ariela Maggi e Virginie Quèré

Compagnia Manimotò

Teatro d’attore- dai 4 ai 7 anni

COR propone ai piccolissimi di esplorare e riconoscere le proprie paure attraverso il linguaggio del teatro fisico e di figura.

Bi e Bu, vivono in un mondo tutto bianco e sono due acchiappaemozioni: vanno alla ricerca di emozioni e le mettono nella scatola del cuore.

Proprio oggi le due protagoniste hanno acchiappato una grande emozione che si

rifiuta però di essere rinchiusa: la Paura.

Bi e Bu saranno dunque obbligate ad entrare loro stesse nella scatola del cuore , a

conoscere meglio le emozioni, confrontandosi con le proprie paure.

Due personaggi clowneschi e opposti ci accompagnano in un viaggio nel mondo degli stati d’animo, simboleggiati qui attraverso la potenza simbolica e sensoriale della forma, del colore e del suono/parola.

Bi si tuffa nelle emozioni con slancio, Bu le affronta con timore e ha paura di

mostrarle e comunicarle.

INFO E PRENOTAZIONI

Per la prenotazione di spettacoli e laboratori inviare una e-mail a:

elenagaleotti@cantharide.it

SI RICORDA CHE: 

PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO la scheda di adesione va inviata entro il 31 Ottobre 2019.

PER LE SCUOLE SUPERIORI la scheda di adesione va inviata entro il 31 Novembre 2019.

L’Associazione Cantharide darà conferma dell’avvenuta prenotazione tramite e-mail. 

Chiediamo alle scuole di presentarsi il giorno degli spettacoli con la massima puntualità e avendo già raccolto le quote di partecipazione degli alunni in una busta che indichi l’importo e il numero delle adesioni da consegnare alla biglietteria del teatro. Oppure avendo indicato in anticipo il pagamento tramite fatturazione elettronica. Il trasporto dalla scuola al teatro è a cura della scuola sulla base degli accordi con i comuni di appartenenza. Saranno possibili modifiche del programma per cause indipendenti dalla nostra volontà e/o in relazione al numero di adesioni alle singole repliche.

BIGLIETTERIA

Biglietto Spettacolo € 5,00

Insegnanti/accompagnatori: 2 biglietti omaggio per classe. Per ogni 

esigenza ulteriore prendere accordi con il teatro (educatori, insegnanti di sostegno 

ecc…)

Allo scopo di evitare ogni forma di esclusione, invitiamo gli insegnanti a comunicare 

anticipatamente al Teatro la presenza di situazioni di handicap fisico e psichico

oppure di disagio sociale ed economico, tali da giustificare la gratuità dell’ingresso.

 

  1. I LABORATORI NELLE SCUOLE

(a cura di Elena Galeotti, Filippo Plancher, Stefano Vacchi, Ilaria Debbi, Anteo Ortu, Lorenzo D’Amato, Ariela Maggi)

Da molti anni alcuni artisti di Cantharide tengono seminari per i giovani e gli adulti in tutta Europa grazie alla loro specifica formazione professionale in campo pedagogico-teatrale. L’associazione è composta da un nucleo stabile di artisti con diverse competenze – attori, scenografi, registi, danzatori, costumisti, illuminotecnici – e  dall’inizio, ha sviluppato rapporti di collaborazione con altri enti ed artisti. Gli spettacoli nonché i laboratori nelle scuole di Zola Predosa e Casalecchio sono in collaborazione con il Comune di Zola Predosa e il Distretto Culturale di Casalecchio di Reno. Lo scorso hanno Cantharide ha partecipato al progetto CLASS ACTION, un’ esperienza importante che nasce dal desiderio di condividere le esperienze maturate negli anni e migliorare e approfondire la qualità della formazione teatrale nelle scuole.

Il teatro nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie

Dopo anni di esperienza Cantharide ha sviluppato una profonda riflessione sulla pratica del teatro nelle classi, arrivando a proporre un tipo di percorso teatrale che coinvolge direttamente l’insegnante e il suo progetto pedagogico. L’approccio infatti è di tipo partecipativo: non un laboratorio standard uguale per tutte le classi, ma progetti differenziati, costruiti con gli insegnanti sulle specifiche esigenze della classe.

 

Obiettivi didattico/artistici

In nessun caso i laboratori sono finalizzati al risultato finale. I laboratori di teatro nelle scuole nascono per Cantharide dal desiderio di restituire al corpo un posto centrale nell’espressione degli affetti e delle emozioni attraverso l’esperienzadel teatro. Si costruisce un percorso di esplorazione tramite l’arte teatrale, per vivere in un modo “altro” ciò che si vive o si studia sui libri di scuola. Durante il laboratorio vengono proposti ai bambini e ai ragazzi giochi ed esercizi fisici che hanno lo scopo di sviluppare una percezione più cosciente del corpo in relazione allo spazio e in una dinamica di relazione con l’altro, e che intendono soprattutto stimolare un’espressione davvero personale del ragazzo, nel tentativo di liberare il corpo da un certo schematismo e da quell’omologazione diffusa che accorcia lo slancio dei nostri gesti e dei nostri pensieri. Non è tanto quello che si dice a determinare il significato di un messaggio ma è ovviamente il come e le modalità possono essere infinite e tutte significative. Spesso le parole in teatro diventano delle prigioni, delle pietre pesanti e incomprensibili; spesso infatti si corre il rischio di fermarsi alla rappresentazione di ciò che pensiamo una parola significhi. Ma la parola è corpo, è ritmo, e emozione. Durante i laboratori cerchiamo di portare i ragazzi alla scoperta di quanto possa essere sorprendente e infinitamente ricca la stessa parola vissuta e detta tramite il corpo, il ritmo e le emozioni. Si parte sempre dal lavoro fisico per assecondare la relazione in gruppo tramite esercizi e giochi relativi al ritmo, alla forma e alle emozioni. Lo stesso lavoro si applica all’utilizzo della parola per poi lasciar convergere tutto il lavoro fatto, nella trama di una storia scelta con il gruppo-classe e l’insegnante dove i ragazzi possono diventare “autori” delle proprie battute e azioni teatrali.

 

Collaborazione della Scuola (orari, materiali, spazi)

 

Come condizione necessaria per fare i nostri laboratori, chiediamo

  • uno spazio diverso dalla classe (un’altra classe, piccola palestra, biblioteca, ecc) sgombro da oggetti, pulito e arieggiato. (Chiediamo infatti agli studenti di venire in tuta da ginnastica, molti esercizi sono a terra o senza scarpe).
  • Chiediamo che le ore di laboratorio si svolgano all’interno del normale orario di lezione fissando in anticipo il calendario con gli insegnanti. Oppure in orario extra-scolastico, previo accordo con la scuola e le famiglie. Abbiamo sempre fatto per ogni percorso una riunione di preparazione e una di verifica.

                      

  

  1. PERCORSO BREVE

 

Nelle scuole primarie consigliamo un minimo di 10-15 ore

Nelle scuole secondarie 15-20 ore

 

Prima Fase: Durante questo primo periodo di lavoro gli allievi faranno una prima conoscenza con l’espressione teatrale tramite esercizi semplici che gli permetteranno di entrare più facilmente nel lavoro più approfondito delle settimane seguenti e serviranno a consolidare il gruppo.

 

Seconda Fase: Dal soggetto scelto con l’insegnante si comincerà a strutturare uno scenario dove ogni studente troverà  il proprio ritmo e il proprio posto nella realizzazione del lavoro. Al termine della seconda fase del percorso breve, il gruppo, insieme all’insegnante e al formatore, deciderà se aprire le porte e mostrare il lavoro fatto ad un’altra classe.

Terminato il lavoro dell’esperto-formatore, i frutti del laboratorio, la prova aperta e il diario di bordo saranno a tutti gli effetti materiali di proprietà della classe che potrà decidere, guidata dall’insegnante di riferimento, se utilizzarli per continuare ad approfondire il percorso, utilizzare le tecniche acquisite durante le lezioni in classe, trasformare il lavoro in un breve video o altro. 

 

  

  1. PERCORSO LUNGO

 

Questo percorso prevede la possibilità di presentare il lavoro costruito durante il laboratorio in teatro.

Scuole primarie: min.20-25 ore

Scuole secondarie di primo e secondo grado: min. 25-30 ore

 

La struttura di questo laboratorio permette al gruppo di raggiungere dei buoni risultati e contemporaneamente dà la possibilità ad ogni studente di mettersi in gioco divertendosi.

Rispetto al percorso breve, si aggiunge una fase supplementare. Il numero esatto delle ore va concordato con l’insegnante, circa 20 alle scuole elementari e 30 alle scuole medie, compreso il montaggio luci in teatro e lo spettacolo. Lo spettacolo finale deve essere vissuto come una possibilità, durante il percorso, il formatore e l’insegnante possono sempre decidere, insieme agli studenti, di concludere il percorso laboratoriale con una ripresa video o con la presentazione di alcune scene ad un’altra classe. Tutto dipende dalle esigenze del gruppo che sta vivendo l’esperienza del laboratorio teatrale.

 

Prima Fase: Durante questo primo periodo di lavoro gli allievi faranno una prima conoscenza con l’espressione teatrale tramite esercizi semplici che permetteranno loro di entrare più facilmente nel lavoro più approfondito delle settimane seguenti e serviranno a consolidare il gruppo.

 

Seconda Fase: Dal soggetto scelto con l’insegnante si comincerà a strutturare uno scenario dove ogni studente troverà  il proprio ritmo e il proprio posto nella realizzazione del lavoro.

 

Terza Fase: Il progetto prevede un saggio di fine corso che prenderà spunto dal materiale elaborato dagli studenti durante il laboratorio. Durante la terza fase ci si concentrerà pertanto sul montaggio e sulle prove dei materiali prescelti (Se la scelta non dovesse essere quella di un saggio finale, si continuerebbe l’esplorazione della tematica trattata in modo più approfondito.)

Anche in questo caso, terminato il lavoro dell’esperto-formatore, i frutti del laboratorio, il saggio finale in teatro e il diario di bordo saranno a tutti gli effetti materiali di proprietà della classe che potrà decidere, guidata dall’insegnante di riferimento, se utilizzarli per continuare ad approfondire il percorso e utilizzare le tecniche acquisite durante le lezioni in classe.

 

 

  1. LABORATORIO MUSICA E CANTO

 

SILENZIO, SI SUONA E SI CANTA!

Laboratorio di vocalità e musicalità per le scuole primarie

a cura di Filippo Plancher

 

Presentazione

 

In teatro i concetti di ritmo, tempo e musica sono fondamentali. Lo scorso anno abbiamo iniziato un percorso per le scuole elementari (coinvolgendo tutte le classi delle scuole elementari Calamandrei di Zola Predosa e Bertolini di Riale) affinché i bambini si avvicinino al mondo della musica e del canto attraverso l’esplorazione della creatività vocale individuale e di gruppo.

 

L’esplorazione sulla vocalità musicale continuerà per approfondire le possibilità del corpo espressivo nella relazione di gruppo e singolarmente.

 

Non si tratta di imparare a suonare strumenti convenzionali, né di imparare a ripetere canzoni conosciute. Attraverso il gioco e l’improvvisazione il laboratorio ha l’obiettivo di guidare alla scoperta delle potenzialità della voce e delle possibilità di produrre melodie uniche, che verranno poi organizzate in canzoni originali divenendo il prezioso repertorio del gruppo di lavoro. Il gruppo diventerà poco a poco una vera e propria orchestra “contemporanea”, ma attraverso un intenso processo di esplorazione emotiva individuale e di condivisione corale.

 

Il processo di lavoro

Al centro del lavoro è dunque non tanto l’apprendimento di singole competenze tecniche di musicalità, quanto il processo di approfondimento delle capacità espressive e creative della voce. Attraverso il gioco e i metodi attivi i ragazzi impareranno insieme a creare suoni nuovi, strani, imprevedibili, a inventare figure ritmiche, a usare il volume con maestria, pianissimo, piano, forte, fortissimo, fino a sperimentare la vera e propria direzione di un’orchestra composta dall’insieme dei compagni del gruppo.

 

Tale processo esperienziale ha anche l’obbiettivo più specifico di fornire un mezzo ordinariamente poco utilizzato – il suono, la voce – per esplorare le proprie emozioni: far vibrare il corpo fisico lascia infatti affiorare le melodie del profondo. Così come condividerle con gli altri, permette di sviluppare e potenziare le capacità di relazione, di conoscenza reciproca, di creatività collettiva.

 

 

Tempi e modalità

 

Il laboratorio prevede un numero di 10 incontri, di 60 minuti ciascuno in orario scolastico. Più un incontro di programmazione con i maestri. Ogni incontro sarà diviso in due parti: una prima parte dedicata alla vocalità e una seconda parte dedicata al suono e al ritmo.

 

Esempi di attività

 

Vocalità:

  • brevi e basilari esercizi di respirazione
  • il riscaldamento della voce
  • la scala ascendente – la scala discendente
  • i tre registri: basso – medio – alto (violoncello – viola – violino)
  • sperimentare le voci “strane”: nasale- gutturale, falsetto, ecc.
  • cantare il proprio nome e quello dei compagni
  • imitare la voce dei compagni
  • A è lo strumento e B il musicista.
  • la voce del mio compagno guida il mio movimento – la mia voce guida il movimento del mio compagno
  • disegnare su un foglio una linea retta, curva, a zig zag, ecc. e riproduco l’andamento con la voce
  • cantare la stessa melodia con le diverse emozioni: allegria, paura, rabbia, gioia, ecc.
  • improvvisazione singola di brevi melodie
  • improvvisazione corale
  • creazione di una partitura vocale da presentare a termine del laboratorio

 

Suoni e ritmi:

  • imparare ad ascoltare il silenzio
  • ascoltare i suoni e saperli descrivere
  • scoprire i suoni che si possono produrre nella stanza e organizzarli in una sequenza
  • ripetere in gruppo il suono prodotto da un compagno.
  • imparare a memorizzare i diversi suoni prodotti dai compagni che mi precedono nella sequenza
  • cos’è una figura ritmica
  • ripetere semplici figure ritmiche
  • creare figure ritmiche
  • a coppie o in gruppi di tre provare a unire due o tre diverse figure ritmiche
  • imparare a giocare con il volume: dal silenzio, pianissimo, piano, forte, fortissimo
  • “suonare” il corpo. Scoprire i diversi suoni che possiamo produrre col nostro corpo
  • l’orchestra del corpo: a gruppi. I suoni scelti verranno organizzati in una orchestra
  • imparare a dirigere l’orchestra formata dai compagni di laboratorio.
  • creare una partitura strumentale non convenzionale da presentare a fine laboratorio.

 

 

 

4. PROGETTO SPECIALE

MNEMOSYNE

 

I fili della Memoria

 

Questo progetto nasce da un incontro tra insegnanti, artisti di teatro e alcuni uomini e donne del territorio che hanno vissuto momenti importanti della nostra storia: ex partigiani, ex deportati, donne che hanno lottato per difendere i propri diritti. Mnemosyne è un percorso laboratoriale perché attraverso il teatro i racconti dei più anziani arrivino ai giovani delle scuole. E’ stata e continua ad essere un’esperienza importante per tutti noi perché ciò che è accaduto non venga dimenticato, non venga travisato.

Ringraziamo con gratitudine e affetto gli amici dell’ANPI e dell’ANED e l’Amministrazione Comunale di Zola Predosa.

 

Il Progettoper il prossimo anno scolastico si sviluppa diverse tappe con i ragazzi delle scuole secondarie e primarie del territorio di Zola Predosa e dintorni. Il laboratorio teatrale utilizza materiali di vario genere (interviste audio-video, documentari, ecc) per lo studio e la comprensione degli eventi che hanno attra

versato la seconda guerra mondiale a partire dal nostro territorio e opere di letteratura di grandi autori. Gli amici di ANPI e ANED raccontano durante il percorso le esperienze vissute in prima persona.

laboratorio extra scolastico di CANTHARIDE-ANPI e ANED.

 

A partire dai primi di ottobre, una volta alla settimana, in orario extrascolastico, un gruppo di ragazzi di terza media ( max 40) si riuniranno per il laboratorio sulla Memoria condotto da Cantharide. Contemporaneamente ci saranno percorsi nella scuola primaria. i materiali prodotti durante laboratori verranno organizzati in una settimana di repliche e condivisione del lavoro di tutti dedicato  alla ‘Giornata della Memoria’ dal 20 al 27 gennaio circa presso lo Spazio Binario di Zola Predosa.